Il trattamento di disidratazione meccanica è eseguito con impiego di filtropresse a nastro che producono un fango palabile, da smaltire presso idonei impianti, con umidità residua di circa il 75%.
Per il trattamento di cui sopra viene impiegata una soluzione di polielettrolita preparata e dosata con apparecchiature automatiche.
I Fanghi prodotti, circa 1200 t/anno, sono trasportati in impianto di compostaggio per il loro recupero e riuso in agricoltura come fertilizzanti, in quanto sono ricicli di carbonio organico, fosforo e azoto totale che sono gli alimenti nutritivi per la fertilità del suolo.
Un importante controllo analitico si verifica sui metalli pesanti che devono avere valori limite restrittivi in quanto dannosi e non utilizzabili nei terreni di qualsiasi natura.
Nell’impianto di compostaggio vengono raccolte le sostanze organiche derivanti dal riciclaggio dei rifiuti, scarti del giardino (erba, legno proveniente dalle potature, foglie), i fanghi agroindustriali e civili.
Il processo è costituito dalle fasi di lavorazione consistenti in triturazione, maturazione in cumulo con rivoltamenti periodici, miscelazione verde organico fanghi, raffinazione, carico in biocella (fase di bio-ossidazione accelerata controllata), insaccamento prodotto finale ormai pronto come fertilizzante naturale.
Il conferimento dei fanghi prodotti all’impianto di compostaggio oltre a costituire una forma di riciclaggio dei rifiuti con i vantaggi ecologici a tutti noti, per il C.I.R.A. è un forte risparmio economico in quanto i costi dovuti allo scarico in discarica sarebbero maggiori di oltre in 30%.
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